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Giovedì Santo: Processione dell'Addolorata

26 03 2018  - Evento dal 29 03 2018  al 29 03 2018

E' un giorno tra i più importanti per tutta la cristianità: si commemora l'ultima cena, l'istituzione dell'Eucarestia, del sacerdozio; l'inizio della Passione di Gesù. E' un giorno denso di avvenimenti e di significati: due Messe battono il tempo di questa lunga giornata: al mattino quella del Crisma (nella nostra come in tutte le altre cattedrali) e alla sera quella in Coena Domini. Dopo, in tutte le Chiese, si legano le campane (si scioglieranno nel Gloria della veglia pasquale del Sabato santo), il Santissimo Sacramento viene solennemente riposto in una cappella laterale riccamente addobbata, l'altare della reposizione o i sepolcri, come comunemente vengono chiamati ed infine si esce per la visita alle chiese, o meglio a tali altari dove il Santissimo Sacramento è solennemente esposto. L'addobbo, oltre a veli, tappeti, fiori e candele prevede "Su Nenniri ": vasi nei quali all'inizio della Quaresima vengono seminati grano e lenticchie. Essi cresceranno in perfetta oscurità dando un fogliame bianco-giallastro, arruffato e ricadente per le lenticchie ed eretto per il grano. L'effetto, a parte le vecchie reminiscenze che li riporta ai giardini di Adone, è quello di mitigare il colore dei fiori e dei tessuti, quasi riordinandone la quantità e rendendola attinente al particolare momento.

I Baballottis sono i protagonisti della Settimana santa: bianchi, incappucciati, senza volto e senza tempo, si materializzano in questo giorno; di tutte le età, qualcuno ancora in braccio, qualche altro già nonno da parecchio tempo. Essi invadono le vie del centro storico già prima delle processioni delle quali sono i protagonisti. Il loro appellativo, in sardo animaletto, piccolo insetto, è avvolto nel mistero ma il loro abito ricorda molto quello degli antichi Disciplinanti, o Batus in spagnolo. E' un abito penitenziale quindi, da indossare in Settimana Santa.
E' tarda sera quando dall'Oratorio del santo Monte, la Chiesa di San Michele, sortisce la processione dell'Addolorata. La Madonna che cerca Gesù prima di essere arrestato, cosi la pietà popolare da giustificazione a questa secolare pratica. La croce e il simulacro della Vergine della Pietà fanno una breve sosta nelle Chiese del centro storico. Fuori il chiasso assordante delle matraccas (specialmente in apertura del corteo is matracconis, enormi) e del tamburo caratterizzano la parte iniziale e la staccano dall'ultima parte della processione caratterizzata invece da un silenzio altrettanto invadente, dove i Germani del Santo Monte e la statua della Vergine ne sono protagonisti.

ITINERARIO
Dalla Chiesa di San Michele:
Vie Pullo,della Zecca,Piazza Manzoni,vie Angioy,Amsicora,Rolfi, Piazza Municipio,vico Duomo,Piazza Pichi,vie Sarcidano,Martini,Azuni,Musio,Cagliari,Piazza Lamarmora,vie Cavour,Cannavera,Cavallotti,Eleonora,Piazza Sella,Corso Matteotti,vie Cavour,Manno,Piazza Collegio,vie Repubblica,D. Minzoni,Piazza San Francesco,vie D. Minzoni,Satta,Pullo, Chiesa di San Michele.

N.B. L' Addolorata con i Germani entreranno nelle Chiese che incontrano durante l'itinerario per la visita agli altari della Reposizione.

I riti della Settimana Santa sono organizzati dall'Arciconfraternita del Santo Monte.